Arrivo a Trainville è un libro di altri tempi.
Alain Voudi , scrittore ligure con interessanti passati per i tipi di Delos e di Mondadori, si cimenta in un'opera che ricalca i vecchi romanzi d'appendice. In un'epoca in cui si vuole il “tutto subito”, la casa editrice fantascientifica propone un romanzo a puntate, esperimento interessante ma rischioso.
Trainville racconta la storia di una giovane ragazza in un mondo di rotaie. In un'America da epopea western, si muovono enormi città-treno popolate da individui di ogni risma. Le atmosfere del romanzo risultano un perfetto mix tra il polveroso ovest e la tranquilla vita in una magione vittoriana, con interessanti risvolti hugiani. La conoscenza della letteratura dell'epoca permette all'autore di giocare con grandi mostri sacri attraverso qualche piacevole divertissment letterario.
Il mondo presentato dall'autore sembra sposarsi bene con il progetto editoriale: in un passato in cui esistono delle città-treno, e le stazioni poste nelle grandi capitali sembrano esserne parte essenziale, i lettori potranno godersi puntata dopo puntata, fermata dopo fermata, le avventure della giovane Joanna in un mondo popolato da vapore, indiani qualche mistero.
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